Mi risulta abbastanza ostico comprendere perché il blog riceva più visite quando non scrivo…
Fino a qualche anno fa non era così: che i miei post siano diventati tanto noiosi da far sì che, nel mio caso, i lettori preferiscano “premiare” il silenzio?
Qualunque sia l’arcano di questo annoso dilemma esistenziale, non sperate che io smetta di ammorbarvi con le mie elucubrazioni mentali.
Questa volta a smuovermi è stata una canzone, di cui non svelerò né il titolo né l’interprete, perché non sono fondamentali, quel che conta è lo scossone che mi ha dato.
In fondo chi se ne frega se a nessuno interessa un post sull’affascinante universo della linguistica pura, se nessuno condivide la mia curiosità sulle norme che regolano la corretta accentazione della meravigliosa lingua italiana, se nessuno si emoziona quanto me di fronte alla poliedricità e all’eclettismo dell’amata Madre Russia, se nessuno si spiega la mia ostinata determinazione nel continuare a studiare di tutto e di più da autodidatta, se nessuno ha voglia di dar retta ai miei piagnistei su quanto essermi scoperta malata mi faccia ancora incazzare a morte: io scrivo per me.
Ho sempre scritto per me, ma devo essere caduta vittima di una temporanea amnesia e la ragione, subdola ingannatrice, ha colto la ghiotta occasione per provare a convincermi del falso, del fatto che anch’io, come molti altri, scrivessi per la “gloria” o, ancora peggio, per la vana e utopistica speranza di camparci, prima o poi.
Non è così.
Scrivo perché amo scrivere.
Scrivo perché scrivere mi fa male, ma quel dolore è la sensazione più bella che io abbia mai provato stando sola con me stessa.
Scrivo perché mi sarebbe piaciuto saper cantare, ma non lo so fare.
Non sono proprio capace di fare acrobazie con la voce, di amplificare il significato delle parole accompagnandole alla vibrante potenza della musica, e allora ecco che scrivo: gioco con le parole lasciando che compiano da sé la magia, dando vita alla loro particolare melodia, diversa e irripetibile nella mente di ogni persona che le legge.
Rompiamo il Silenzio!