Archivi del mese: febbraio 2013

“Inspiring” io??! Bah… o_O

Passi una settimana di fuoco, in cui a mala pena hai il tempo di fare quello che devi, e al tuo ritorno nella blogosfera ti ritrovi con questa gatta da pelare… Va beh… Credo la prenderò come una sorta di rito di iniziazione de Il Club delle Disfunzionali.

 

 

Le regole questa volta sono le seguenti:

  1. Copia e inserisci il premio in un post.
  2. Ringrazia la persona che te l’ha assegnato e crea un link al suo blog.
  3. Racconta 7 cose di te.
  4. Nomina 15 blog a cui vuoi assegnare il premio e avvisali postando un commento nella loro bacheca.

Dunque…

1. Fatto.

2. Ringrazio La Disfunzionale, più che per il premio, per avermi dato la possibilità di avere qualcosa da pubblicare in un momento di assoluta tabula rasa mentale. E non dimentichiamoci che questa donna ha avuto il coraggio di adottare/ospitare la sottoscritta nel suo blog…

3. Ehm… Uhm… Mumble mumble… Va beh… Ci provo… Ma declino ogni responsabilità!

1) Appartengo, e ne vado fiera, a una delle comunità più fastidiose al mondo: quella dei linguisti.

2) Se potessi brevettarmi ex novo un mezzo di trasporto tutto e solo mio, vorrei deambulare su una gigantesca tartaruga volante.

3) Odio fare shopping, a meno che non si tratti di libri.

4) La mia alimentazione ideale: pizza, Nutella, sushi e caramelle gommose.

5) Ho una percezione personalissima e distorta di qualunque cosa.

6) Tiro a campare con quel che mi capita ma, per chi ancora non l’avesse capito, la parola scritta è la mia vera passione, sia lettrice che da “autrice” (abbiate pazienza, le virgolette sono d’obbligo). Non miro alla notorietà, ma a portare questa mia passione a un livello sufficiente per definirmi soddisfatta, sia a livello creativo che a livello economico, fosse anche solo un piccolo arrotondamento, per me sarebbe già una gran cosa.

7) Prima o poi imparerò a esprimermi anche con la fotografia, ché ritengo l’immagine un mezzo espressivo potentissimo, ma il disegno si è dimostrato un misero fallimento.

4. In rigoroso ordine alfabetico:

Angel Cage
Attendere e Sperare
Buona Ventura
Calipso Liberidea
Carta Resistente
Digital Angel
Il Mio Viaggio Verso Me
ItalianaMenteScoretta
La Disfunzionale
NanaLSD
Nxero
Simona Scarioni
Tra il Dieci e il Dodici
Trame di Pensieri
Verba Sequentur
Vuc’s

Lo so, sono 16, ma cosa ci posso fare? Non son proprio capace di rispettare le regole…
Se qualcuna/o di voi dovesse accorgersi che ho fatto casino coi link, avvisatemi! XD

 

ВСЕМ ВЕСЁЛОЙ НЕДЕЛИ!!!
BUONA SETTIMANA A TUTTI!!!

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La Saga delle Ferrovie Continua… #4

Image Credit © Vera Marte

 

Che dite? C’è davvero bisogno che io aggiunga qualcosa?
Una sorta di sesto senso mi dice che siete improvvisamente caduti vittime di una potentissima telepatia di massa, che vi permette di “sentire” quello che ho pensato io trovandomi di fronte a cotanto spettacolo…
Mi piace l’idea di un enorme calderone psichico traboccante di improperi in tutte le vostre cadenze e inflessioni dialettali, quindi siete liberi di sbizzarrirvi: secondo voi cosa ho pensato???

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Io Come Lui.

PREMESSA INUTILE
Io AMO il venerdì di Carnevale! Sì, perché è un giorno coi superpoteri: smaterializza tutte/i le/i ragazzine/i urlanti che di solito infestano i treni di prima mattina.

Detta la mia scemata quotidiana, passiamo oltre.
Oggi mio nonno, quella da cui secondo l’AnarcoFamily avrei preso il mio bel caratterino, avrebbe compiuto 99 anni. Non che quando se n’è andato fosse un giovincello, dato che ne aveva 82, forse 83, ma io ho sempre pensato che avrebbe meritato la conquista del titolo di centenario.
Non era uno di quei teneri nonnini accomodanti e accondiscendenti, col cavolo!
Brontolava per qualunque cosa, e fin qui nulla di nuovo dal Pianeta Anziani, la cosa sorprendente era la sua lucidità nel farlo. Incapace di tenere il passo coi tempi, che a un certo punto hanno iniziato a correre troppo in fretta per lui, c’è da dire che comunque i suoi ragionamenti, per quanto antiquati potessero essere, non facevano una piega.
Ripensandoci mi rendo conto che in fondo è vero, ho il suo stesso caratteraccio: testona e polemica. Pur essendo aperta al confronto, è difficile, spesso impossibile, schiodarmi dalle mie idee e dalle mie convinzioni. In sostanza ho sempre ragione io, punto e basta! Ihihih! A mia discolpa però posso sfoderare la mia insaziabile curiosità. Non ho alcun problema ad ammettere che non so qualcosa, ma a quel punto scattano ricerche e approfondimenti e, una volta che mi sono informata, torno ad avere ragione io! Muahahah!

Socrate è passato alla storia per il suo “So di non sapere”, io nel mio piccolo potrei traumatizzare almeno le vite delle persone che mi conoscono col mio “Quando sai di sapere una cosa perché devi nasconderlo?”.

Ad esempio ora so per certo di aver del tutto perso il filo del post, mi sono incartata da sola nelle mie divagazioni e non so più nemmeno io dove volevo andare a parare quando ho iniziato a scrivere… -.-”

Ah, sì, ecco… Mio nonno, come tutti i vecchierelli, era un gran rompiscatole, ma era un rompiscatole a cui sono fiera di assomigliare. Un uomo tutto d’un pezzo, nato durante la prima guerra mondiale e sopravvissuto alla seconda, dopo essere scappato dai tedeschi che l’avevano sbattuto a scavare tunnel sotteranei. Magari è proprio per questo che ho sempre odiato le destre al punto da arrivare addirittura ad un altrettanto malsano apprezzamento dell’estremismo opposto, il comunismo sovietico. Chi lo sa, magari senza il nonno la RussiaMania non mi avrebbe mai contagiata…

E di nuovo mi sono persa…
Va beh, forse prima o poi mi tornerà in mente quello che volevo dire, e allora avrò materiale per un altro post. In ogni caso l’intento era quello di ricordare l’AnarcoNonno F nel giorno del suo compleanno e, tutto sommato, lasciandomi trasportare dal filo dei ricordi credo di aver fatto perfino meglio di quanto mi aspettassi dall’idea iniziale.

Buon Venerdì! – Счастливой Пятницы!

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Flusso di Coscienza. #4

Dopo aver passato un intero pomeriggio a discutere con burocrati di vario genere ed essere stata costretta a sorbire ben 45 minuti di Sanremo, la mia testa ha deciso che oggi è venerdì, e so già che domani sarà un dramma.

Continuo ad avere l’impellente necessità di giornate da minimo 30 ore l’una, ma faccio del mio meglio per cavarmela nell’arco delle 24 a mia disposizione.
Scrivo di niente, ma almeno scrivo di nuovo, ed è l’unica attività “non obbligata” che non mi fa sentire una fancazzista. Come mi ha suggerito qualcuno, meglio scrivere che non so cosa scrivere, piuttosto che lasciarmi scoraggiare e non scrivere affatto.
Il punto è che fatico a mettere insieme i pensieri, figuriamoci le frasi. E allora leggo, tantissimo, sperando di trovare nelle parole degli altri lo spunto che mi manca per dar vita alle mie.
Il treno, che prima era il mio rifugio creativo, ora sta diventando culla di un istinto omicida che cresce giorno dopo giorno, irrefrenabile, ma in fondo chi non ha mai avuto almeno un po’ di voglia di sterminare l’odierna classe adolescente? Una mandria incontrollata e incontrollabile di bimbiminkia ignoranti e strafottenti. Perdonatemi quella “K” oscena, ma mi par di capire che sia questa l’ortografia corretta per descrivere la “casta”.
Che poi, in questo paese di caste ce ne sono fin troppe, ma tanto l’italiano medio è ingordo, quindi nel dubbio preferisce abbondare, sempre e comunque. In fondo il momento è degno di memoria: per la fine del mese saremo una nazione senza rappresentanti, niente governo e niente chiesa. Non che mi sia mai fregato nulla, né di uno né dell’altra, ma non posso negare che ci sia parecchio su cui riflettere.
In tutto questo caos, a noi, poveri, comuni e insulsi mortali, soprattutto poveri, chi ci pensa? Semplice: nessuno.
Va bene che “chi fa da sé fa per tre”, ma se potessimo generarci stipendi e servizi dal nulla non credono che lo faremmo senza farcelo ripetere due volte?

Va beh, oggi sono più polemica del solito, ma la finisco qui, che non ho proprio voglia di innervosirmi di prima mattina…

Buon giovedì a tutte e tutti!

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Il Paradiso Non Esiste.

 

Ti sei mai chiesto perché gli uomini davanti alla morte si comportano come se fosse un evento straordinario e brutale? Te lo dico io perché, perché tutti in fondo pensiamo di essere eterni, senza fine, perché ci piace vivere e perché la vita in sé appare come un’immagine ferma. Ma niente è fermo in questo mondo, l’hanno capito tutte le specie viventi tranne noi, creature indegne e insignificanti… Per questo abbiamo inventato Dio, il Paradiso, la vita eterna, perché non riusciamo a percepire il fatto che ogni nostro respiro, ogni nostra esperienza, nasce dalla natura e ritorna nella natura, e si trasforma nella sostanza che dà vita ad altre creature… Questo è Dio, questo è il Paradiso, questa è la vita eterna, ma non dipende da noi, non siamo figure centrali, possiamo solo contribuire a mandare avanti questo mondo senza rovinarlo…

Il Respiro del Buio, Nicolai Lilin –

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La Neve negli Occhi.

LUX AETERNA – CLINT MANSELL

 

 

Lunedì. Nuova settimana ma, soprattutto, nuovo giorno.
Apro gli occhi e mi accorgo che la neve si sta svegliando con me. I primi fiocchi si stanno schiantando al suolo proprio in quel momento, come piccole bombe a mano che fra poco mi esploderanno sulla pelle.
Non amo la neve, non ricordo di averla mai amata, ma stamattina ho deciso almeno di provare a guardarla con occhi diversi. Voglio provare a vederla come un’enorme gomma, che cancella tutto, rendendo la realtà un’immensa pagina bianca, su cui poter riscrivere me stessa.
Giorno dopo giorno scopro una persona che non ricordavo, o forse non l’avevo mai conosciuta. Una persona complessa, poliedrica, unica nella sua imperfezione. Un complicato incastro di pregi e difetti, un precario equilibrio di sicurezze e fragilità, una delicata combinazione di passioni e paure.

Un machiavellico meccanismo inarrestabile: IO.

Fuori la neve turbina al ritmo del vento, assorta nella sua danza convulsa non si accorge della nuova luce che la illumina facendo capolino dal mio sguardo rinato.

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Realismo Siberiano.

La speranza muore per ultima, ma comunque muore.

Il Respiro del Buio, Nicolai Lilin –

 

 

E oggi, per sport, rieccomi a sbriciolarvi un altro po’ i coglioni col mio nuovo credo, il Signor Nicolai Lilin.

Un uomo che mi sta smontando la Grande Madre Russia frase dopo frase, parola dopo parola, ma che in compenso mi sta facendo venire voglia di sfanculare tutto e tutti per trasferirmi in una casetta di legno nel bel mezzo della Taiga siberiana.
Cercando di fare la persona seria, e sorvolando quindi sull’intrinseca figaggine del soggetto in questione, a colpirmi in questo libro sono l’assoluta disillusione, l’incondizionata integrità e la rigorosa caparbietà del popolo siberiano.
La presunzione europea è infinita, non siamo che un ammasso di boriosi sognatori ignoranti. Non che avere dei sogni sia sbagliato, ma la cultura occidentale è una fervente sostenitrice della filosofia della massima resa col minimo sforzo. Anche in questo nulla di male, non fosse per il rosario di lagne e lamentele che poi recitiamo se il sogno non si realizza. Non ci passa nemmeno per la testa di provare a sbatterci di più, siamo troppo impegnati a sprecare le nostre energie per piangerci addosso.

Leggere l’affermazione che ho citato, sapere che a scriverla è stata una persona cresciuta con la cultura dell’arma bianca e non del videogioco di ultima generazione, un uomo che ha passato la sua vita in costante lotta per la sopravvivenza a cose che noi a malapena siamo in grado di concepire come reali.

Insomma, mi ha fatto riflettere, perché spesso la speranza non è sufficiente, ci vogliono concretezza e determinazione. E allora ecco che quello di Lilin può sembrare pessimismo, ma la verità è un’altra: è solo puro e semplice realismo.

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Sorveglianza Lunare.

Prima o poi l’esplosione arriva.

Il mio computer si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.
Il mio iPhone si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.
Il mio treno si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.
Il mio lettore mp3 si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.
Il mio cervello si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.
Il mio corpo si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.

La mia vita si fa i cazzi suoi e non quello che vorrei io.

Io che faccio? Me ne frego!
Perché l’esplosione è imminente e c’è una cosa sola che ho voglia di fare: SCRIVERE.

Scrivere prima di saltare in aria.
Scrivere mentre salto in aria.
Scrivere dopo essere saltata in aria.

SCRIVERE. E basta.

Lasciare che emoglobina geneticamente modificata porti a spasso per le mie vene molecole di inchiostro arrugginito, sventrandole al suo passaggio. Sacrificare l’anima alle parole. Chiudere gli occhi e tornare in me, mentre il sole si sveglia e dal gelido cielo terso di febbraio la luna mi osserva.

 

Image Credit © Vera Marte

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I Lost Myself…

La “normalità” mi sta fagocitando e sì, mi sono persa, mi sento persa…

I doveri non lasciano più spazio ai diritti e le passioni soffocano sotto il peso delle incombenze quotidiane.

Ho bisogno di tempo.
Tempo per leggere.
Tempo per scrivere.
Tempo per studiare.
Tempo per ridere.
Tempo per riposare.

La stanchezza è una pessima compagna di avventure.
L’oppressione  non si evolve mai in nulla di buono, almeno, per me è sempre stata la corsia preferenziale verso l’insurrezione.

Sono nitroglicerina fra le mani maldestre della sorte.

 

 

Karma police
Arrest  this man
He  talks in maths
He  buzzes like a fridge
He’s like a detuned radio

Karma police
Arrest this girl
Her Hitler hairdo
Is  making me feel ill
And we have  crashed her party

This is what  you’ll get
This is what you’ll  get
This is what you’ll get
When you mess with us

Karma police
I’ve given all I can
It’s  not enough
I’ve given all I  can
But we’re still on the payroll

This is what you’ll  get
This is what you’ll get
This is what you’ll get
When you mess with us

For  a minute there
I lost myself, I  lost myself
Phew, for a minute  there
I lost myself, I lost  myself

For a minute  there
I lost myself, I lost  myself
Phew, for a minute  there
I lost myself, I lost  myself

 

Karma Police, Radiohead –

Categorie: Abisso, Arte Varia, Inchiostro, Musica, PseudoNormalità, Sclero, Scrittura, Sproloqui d'Inchiostro, Strano Pianeta, Stream of Consciousness, Vita | Tag: , , , , , , , , , , , , | 12 commenti

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