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Torno a scrivere dopo oltre 8 mesi, con la cauta e prudente insicurezza di chi, dopo una brutta caduta, rimonta in sella per la prima volta.
Torno a scrivere da una casa nuova, una provincia nuova, una regione nuova.
Torno a scrivere in un giorno di festa di metà agosto, che per me è solo un giorno di pausa, mentre il 90% dei miei connazionali è in vacanza.
Torno a scrivere qui, senza in realtà aver mai smesso di farlo altrove, ma alla vecchia maniera, con carta e penna.
Torno a scrivere partendo da un numero: 6,25 mg.
Il dosaggio di prednisone più basso raggiunto dal novembre 2016 a oggi,seppure a giorni alterni con un dosaggio più alto. Primo vero passo verso la sospensione definitiva prevista per dicembre, analisi di monitoraggio permettendo.
Torno a scrivere con la consapevolezza che la malattia rara è sì condanna, ma anche enorme risorsa.
Torno a scrivere forte di piccole vittorie, ma, soprattutto, di grandi sconfitte, perché sono proprio queste ultime a insegnarci a vivere davvero.
Torno a scrivere piena di domande e senza alcuna idea di dove cominciare a cercare le risposte.
Torno a scrivere con la prospettiva di un’imminente vacanza all’insegna di una passione ormai antica e di sicuro radicata, che promette di regalare emozioni destinate a trasformarsi in ricordi indelebili.
Torno a scrivere da un luogo indefinito, a metà fra la testa e il cuore, fra i groppi alla gola e le farfalle allo stomaco, un luogo dove le parole guariscono più dei farmaci, dove è il contenuto a contare, non l’involucro.
Torno a scrivere perché è l’unico modo che conosco per tornare a galla e riprendere fiato, mentre tutto intorno a me sembra volermi inghiottire, enormi fauci scure pronte a divorarmi e inghiottirmi, spingendomi sempre più a fondo in un buco nero senza fine né via d’uscita.
Una parola dopo l’altra, in punta di piedi, torno a scrivere.
Rompiamo il Silenzio!